L’OSSERVATORE CALCISTICO – LA FIGURA PROFESSIONALE

L’osservatore sportivo è un professionista in grado di formulare una valutazione di qualità sull’atleta osservato.

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L’osservatore è in grado di analizzare e riconoscere la qualità del gesto tecnico e della scelta tattica effettuata dal calciatore durante la partita giocata e i tempi di esecuzione, con e senza palla. Qualità del gesto, scelta tattica e tempi di gioco sono tre fattori impossibili da rilevare da qualsiasi software e costituiscono le variabili determinanti per l’individualizzazione del talento.

Attraverso la sua preparazione, competenza ed esperienza, l’osservatore redige una vera e propria relazione sulla qualità dell’opera analizzata, che in questo caso sono la prestazione e la carriera dell’atleta. L’osservatore mette la sua firma e si prende la responsabilità di ciò che viene riportato in quel documento, vale a dire la relazione professionale. Come lo storico dell’arte è chiamato in causa per verificare l’autenticità di un dipinto, come il sommelier è impegnato nella degustazione e nella classificazione dei vini, così anche per l’osservatore sono necessarie una formazione e una qualifica professionale.

La FIGC ha riconosciuto la figura dell’osservatore calcistico, ad aprile 2015, con il primo corso ufficiale a Coverciano. Il comma numero 4 del regolamento dell’elenco speciale dei direttori sportivi, che disciplina l’incarico e le mansioni che l’osservatore calcistico ricopre in Italia, recita così:

“L’osservatore svolge per conto delle società sportive professionistiche attività concernenti l’osservazione, l’analisi, la valutazione, l’archiviazione e lo scouting di giocatori e squadre.”

Si è arrivati così alla pubblicazione del primo bando di ammissione al corso per l’abilitazione a osservatore calcistico per società professionistiche. Si tratta di un passo storico per il calcio italiano verso una delle frontiere più strategiche per il futuro del calcio mondiale. Adesso con la sua qualifica l’osservatore è equiparato alle altre figure del calcio che lo hanno preceduto come l’allenatore, il direttore sportivo, il preparatore atletico e l’allenatore dei portieri. L’osservatore calcistico viene formato per lavorare nel calcio professionistico a tempo pieno, può lavorare per società, per federazioni, così come libero professionista, ma tale qualifica non permette di occuparsi di trasferimenti, della cessione e della stipula di contratti, non prevede la gestione dei rapporti fra società, calciatore e/o allenatore, né incarichi organizzativi degli stessi attraverso archiviazione.

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